La figuraccia di Beppe Grillo.
Indegno figuro.
Credo che l’esplosione di rabbia che il “padre” del Movimento 5 stelle ci ha… regalato ieri in relazione alle accuse di stupro a carico del figlio, vicenda piuttosto nota, sia una delle più disgustose brutture degli ultimi decenni. Una delle più patetiche esibizioni di maleducazione e debolezza.
Data l’indole di attore, sebbene comico e di livello assai trascurabile, potrebbe sorgere il dubbio, almeno in un osservatore capace di un attimo di freddezza , che si sia trattato di una recita. Così non è. Ne sono certo. Il signor Giuseppe Grillo ha sempre mostrato di poter essere qualcuno solo urlando e sbarrando gli occhi; per una volta avrebbe potuto smentirsi. Avrebbe potuto provare ad essere un buon genitore. Provare ad educare. Così non è stato.
Osservatori autorevoli sostengono che in ogni caso la tempistica ed il metodo delle indagini sono quanto meno bislacchi e in più chiaramente si stupiscono: ma come, il simbolo del movimento giustizialista ora che fa?
Sono d’accordo ma non tirerei in ballo il movimento / partito giacché non sarebbe giusto accomunare tutti al bifolco. Il modo e l’atteggiamento dell’immondo cespuglio bianco sono esecrabili ed appartengono a lui, non ad altri. Ora, anche ammettendo l’ipotesi di ritorsione politica, dovrebbe rammentare il signor Grillo che non sarebbe il primo politico o presunto tale subire la leva del giustizialismo. Il problema è che quando tocca a lui tutto sembra diverso. Secondo lui.
Non è stata una recita. Semplicemente, questo è Grillo e se davvero voleva aiutare il figlio ha miseramente fallito.
Stefano Fioretti
