Il bivio.
Il bivio, cos’è? Banale, si dirà, basta la definizione da dizionario: “Punto d’incontro di due strade; biforcazione di una strada.”
Banale per nulla, se invece che alle strade ci si riferisce alla Vita. Mentre nel primo caso la scelta è nelle nostre stesse mani, a meno che qualcosa non ostruisca una delle due vie ( albero caduto, incidente stradale, gregge di pecore in transito o chissà), nel secondo non è detto che lo sia. La scelta potrebbe essere involontaria, nelle mani di altri, come ad esempio un chirurgo col suo staff; intervento riuscito svolta a destra, intervento non riuscito via a sinistra.
Quando ci si trova, magari “nel mezzo del cammin di nostra vita”, di fronte ad un bivio per il quale non possiamo essere noi a scegliere possono essere di fatto due la e possibilità: eravamo all’oscuro del fatto che ci saremmo arrivati oppure no. Nel primo caso ci resta solo d’incrociar le dita; nel secondo invece qualcosa possiamo fare: prepararci ad affrontare entrambe le vie se non addirittura a tornare indietro ma quest’ultima opzione è altamente improbabile.
Prepararci non è facile, per nulla. Dobbiamo essere in grado di ACCETTARE la deviazione quale che essa sarà, di crescere, avere Fede, fare esami di coscienza. All’indomani della deviazione ci sarò oppure no? Potrò parlarne, raccontarne, propormi al futuro e se si, come e con quali forze, quali risorse?
Prepararsi. Sta tutto lì.
Signore e signori, a dopo il bivio. Forse, se Dio vorrà e… facciamo in modo da essere sempre pronti. Sempre pronti.
S.F.
