Tartarughe sfrattate. Perché è grave.
Appena appresa la notizia dello sfratto ai danni della Fondazione Cetacea di Riccione che si occupa della salvaguardia delle tartarughe marine ho immaginato la quantità dei “chissenefrega” . Si, perché “abbiamo cose più importanti delle quali occuparci”.
Ora, al di là del fatto che in questo momento storico tanto la popolazione quanto la sciagurata politica tutto sembrano voler e saper fare tranne che occuparsi di cose importanti, questo caso importante lo è per davvero. Non poteva quindi non nascere in me una riflessione a discreto raggio, giacché la faccenda è in realtà molto rilevante sia in linea di principio che in quanto ad effetti e ripercussioni.
Questo mio passaggio non contempla in alcun modo i cosiddetti animalisti comunemente intesi, alquanto faziosi e politicamente caratterizzati, né lascia il minimo spazio alla retorica.
Ogni impegno per la salvaguardia delle specie animali significa anche lavorare per difendere l’ambiente. Si tratta di qualcosa che non devo certo spiegare io. Tanto per dire, distogliere la fauna dal proprio habitat naturale o peggio abbandonarla alla mercé del rischio estinzione significa alterare equilibri, sottrarre alla Natura fondamentali fasi della catena alimentare sana e dello sviluppo della flora.
Dunque le difficoltà, logistiche e non, della fondazione in discorso sono questione importante, da affrontare e risolvere.
In altre e miserabili parole vuol dire anche mettere a rischio, su larga scala, il Pianeta e tutti noi.
Si badi: il discorso vale anche per gorilla, scimmie in generale, elefanti, koala, panda e via dicendo, fino a gatti e cani che sono in quantità lasciati per le strade sporchi, malati e sovente inevitabilmente pericolosi per necessità. Basterebbe così poco …
Però noi dobbiamo spendere miliardi per le. PRIMULE VACCINALI.
L’unica specie pericolosa per sfizio e profitto è proprio quella umana.
Infine: attenzione, il comparto può dare tanti, ma tanti posti di lavoro.
Forza tartarughe e voi altri leggete qui.
