Capodanno: da Gianni Rodari il ‘consiglio’ agli umani.
Come quasi sempre nelle sue filastrocche Gianni Rodari anche in questo caso rima sogni, fantasia e talvolta utopie e poi nelle ultime due righe infila la “randellata” di realismo.
È in tratto a mio avviso altamente educativo, soprattutto considerando che il suo pubblico è storicamente in gran parte composto da ragazzi e bambini. Ad un certo punto bisogna rimettere i piedi per terra, anche dopo un bel sogno raffigurato con la grammatica della fantasia.
tanti auguri a tutti.
Stefano Fioretti
Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.
